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La prevenzione rappresenta la prima forma di trattamento per evitare sia la comparsa che l’aggravamento delle deformazioni craniche.
Saranno, infatti, i genitori attraverso il risp\etto di alcune fondamentali regole i primi “specialisti” che si occuperanno della cura dei propri figli. Per questo motivo è indispensabile fornire loro, fin dai primi giorni, un programma che stimoli il bambino a mantenere quelle posizioni che servano a rafforzare la muscolatura del collo, ad evitare e/o ridurre le deformazioni del cranio e, al contempo, concederere la piacevole opportunità di avere un contatto diretto col proprio bambino.
La cosa più importante da fare, fin dalla nascita, è porre un'attenzione particolare alle posizioni che il bambino predilige assumere durante il sonno, in modo da ridurre le posture sfavorevoli e spingerlo ad assumere quelle vantaggiose.
Ogni qualvolta sia possibile, è bene togliere il bebé da carrozzine e seggiolini non appena giunti a destinazione, riducendo così la pressione costante sul cranio. Mezzi di trasporto tipo marsupio o zaino, rappresentano ottime alternative a carrozzine, culle e seggiolini a supporto rigido, quando non richieste da specifiche condizioni di sicurezza
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Le indicazioni fornite dal programma “Back to Sleep” vanno integrate per evitare che il decubito in posizione supina per un periodo troppo prolungato nell’arco della giornata possa determinare un’anomalia della morfologia cranica.
Ogni qualvolta il bimbo è sveglio, i genitori potranno favorirne il decubito prono, per mezzo di semplici attività di gioco. Recenti studi hanno dimostrato che i bambini che trascorrono più tempo a pancia in giù tendono a rotolare, sedere, carponare, ed alzarsi in piedi più precocemente rispetto agli altri. Alcuni semplici consigli possono facilitare il gioco ed il divertimento, sono adattabili alla crescita del bambino, forniscono spunto per comunicare ed interagire con lui tramite musica e stimolazione visiva.
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Nel gioco...
Quando il bimbo è sveglio va stimolato a sostenere il capo: bisogna evitare la posizione supina e cercarfe di stimolarlo a voltarsi in tutte le direzioni in modo da simmetrizzare le tensioni muscolari e non gravare sul capo.
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Durante il trasporto...
Vanno preferiti sistemi di trasporto in cui il bambino non decomba sempre nella stessa posizione supina.
Quando tenete in braccio il bambino alternate frequentemente il braccio con cui lo sorreggete, in modo da stimolarlo a girarsi e guardarsi intorno.
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Quando sta dormendo…
Cambiate regolarmente il lato su cui giace. Sospendete dei giochi al di sopra del bimbo in modo da attrarlo nelle diverse direzioni. E’ buona regola variare frequentemente la posizione del lettino nella stanza: il bimbo sarà attratto da fonti luminose come finestre o luci. Mettete a dormire alternativamente il bambino ad un estremo o all'altro del lettino in modo da diversificare le posizioni del capo.
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Le posizioni in auto…
Posizionate il bambino in modo che la testa sia libera di muoversi. Utilizzate giochi o peluche per attrarre la sua attenzione nelle diverse direzioni. Cambiate frequentemente la posizione del seggiolino nell’automobile per incoraggiare il bebé a voltarsi nelle diverse direzioni.
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Mentre mangia…
Date da mangiare al bimbo di fronte e da entrambe i lati, incoraggiando uno sviluppo simmetrico dei movimenti delle labbra e della bocca.
Cambiate il braccio che usate per sostenere il bebé in modo da invogliarlo a girarsi da entrambe i lati e limitare la pressione causata dal vostro braccio sul capo stesso. Posizionate il seggiolone in modo che il bimbo sia attratto da persone o cose in entrambe i lati.
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Cambiando il pannolino…
Durante il cambio del pannolino, o nei momenti di veglia del bambino favorite il movimento della testa attraendo la sua attenzione da diverse posizioni. Alternate la posizione del bebé sul fasciatoio. Parlate al bimbo da angoli diversi mentre lo cambiate. Girate il bimbo da un lato e dall’altro mentre allacciate il pannolino. Dopo averlo cambiato mettete il bebé sul pancino e, sempre sorvegliandolo attentamente, lasciatelo a giocare in questa posizione per qualche minuto.
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Vestendolo e durante il bagnetto…
Sollevate, portate e mettete in posizione mentre vestite o fate il bagnetto al bimbo in modo da aumentare le opportunità per passare del tempo in posizione prona, trasformando le attività ordinarie in gioco.Asciugate e cambiate il bebé mentre è sul pancino e gentilmente fatelo rotolare da un lato e dall’altro mentre lo vestite. Dopo il bagnetto e dopo aver cambiato il pannolino, massaggiate il bebé dalla testa ai piedi.
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Altre attività
Ponete a sedere il bimbo sul vostro grembo con il viso rivolto verso di voi. Sorreggetelo adeguatamente mentre lo incoraggiate a sostenere la testa eretta e dritta; girate delicatamente la testa da entrambe i lati. Sistemate il bebé in grembo, faccia a voi, mentre siete seduti in una posizione semi-reclinata. Cantate, fategli le coccole mantenendo la sua testa in posizione eretta quando necessario.
Giacete sul pavimento faccia a faccia col bebé mentre è sul vostro petto. Aiutatelo a spingere sui gomiti per sollevare il capo e guardarvi o, per facilitarlo, mettete un supporto sotto il suo torace.
Mettete giocattoli davanti al bebé per incoraggiarlo a prenderli con entrambe le manine. Il bimbo potrebbe iniziare a puntellarsi su entrambe le braccia e muoversi sul pavimento in posizione prona: da questa posizione il bambino potrebbe andare “a quattro zampe”. Fate rotolare il bimbo da entrambe i lati estendendo il braccino più vicino alla superficie superiore e circostante il capo.
È importante ricordare che questi esercizi e piccoli accorgimenti possono essere modificati per soddisfare i bisogni del vostro bambino e che alcuni bambini progrediranno più velocemente o più lentamente di altri.
Le attività consigliate da questo programma possono promuovere uno sviluppo normale per tutti i bambini considerando il fatto che le caratteristiche fisiche degli stessi non sono standard. Insegnando queste attività anche agli altri componenti della famiglia e in generale a chiunque si prenda cura del vostro bimbo si farà in modo che queste diventino regolari attività giornaliere e rappresentino la normalità per il bambino stesso.
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